Artigiani Ceramica e Porcellana

Angelo Liguori

 

L’arte che si offre con passione

Sulla parete destra dell’atelier un’esposizione di creazioni artigianali, ricca di colori luminosi e intensi: un trionfo di limoni che si susseguono, affollandosi nelle varie grandezze e nelle sfumature, ora più calde, ora meno e poi, più in là, uva e melograni; tripudi di frutta dai vivi colori tanto accesi da suggestionare sensazioni olfattive immaginarie: giallo, arancio, rosso, viola scuro sembrano avvolgerci in un’atmosfera calda e cordiale con policromie di eccezionale brillantezza. E poi il candore luminoso, cristallino e corposo di alcune creazioni di fiori color avorio, che intermezza elegantemente quel fluire di tinte vivaci e forme mediterranee su quella parete.
Sovrasta dall’alto un’enorme testa di Bacco, circoscritta in una ghirlanda colorata di uva e limoni: una serie di creazioni originali come ponte sospeso tra le radici classiche della materia mitologica e la mediterraneità, sempre presente in queste opere.
Dall’altra parte, invece, un’esposizione di creazioni varie: bonsai, dall’aria a volte imponente e antica, dai colori contrastanti, talvolta più dimessi e poi verdeggianti; in seguito, oggetti artistici dalle tendenze innovative o dalle linee sinuose e avvolgenti o altre più stilizzate.
E infine, lì in quell’angolo di fronte, una serie di creazioni uniche, irripetibili nel loro genere: coglie l`attenzione in maniera ipnotica un Cristo di forte impatto emotivo, posto lì su uno sfondo bordeaux, da solo, su quel tavolo, semplicemente maestoso, intriso di sofferenza e corporeità. Un’opera che offre un’immagine della passione di Cristo come sofferta offerta di un Dio che si apre all’umanità, come il suo corpo fa in quest’opera dai forti valori espressivi ed emotivi.
Vincitrice del Quinto Concorso Bramante di ceramica, quest’opera rappresenta in maniera stridente il contrasto di passione e amore, cosi come proprio amore e passione convivono nelle opere e nelle parole di questo artigiano aversano, che ci presenta le sue produzioni: Angelo Liguori.
Passione nata per amore o amore nato per passione per la ceramica, come lui stesso ci racconta, innanzitutto nel padre di Angelo, Vittorio, 45 anni fa; insegnante di educazione fisica, che nelle mani scopre, sin da piccolo, una magia: quella del creare forme e dare loro vita in oggetti nuovi dalla cera liquefatta. La fantasia di un bambino sperimenta spesso forme nuove in quella materia così calda e modellabile, a immediata disposizione nelle case, come la cera della candela sciolta al fuoco, in cui si manifesta la felicità dei bambini, che trasformano la materia con entusiasmo. In seguito, così, il padre di Angelo matura una nuova attenzione forte verso la lavorazione dell’argilla e della ceramica, già in età giovanile. E in questo modo il suo interesse diventa impegno, motivazione e passione verso la ceramica, fino all’apertura di un laboratorio sotto casa sua.

Angelo cresce in quel laboratorio, eredita dal padre gli strumenti, i segreti della manualità, la passione e la gioia di fare arte. La eredita perché la condivide, non nell’interesse solo del proporre oggetti da vendere, ma la eredita come attività creativa, come gioco, divertimento, spinta emozionale: spirito ludico che si trasformano in entusiasmo nel modellare la materia. E infatti, le sue creazioni risentono tutte di queste caratteristiche predominanti: passione, amore e creatività.
Angelo ci spiega che in questi diciotto anni nelle sue creazioni, persino nei lavori commissionati, l’imprevisto che sorprende, quello che rende unico e irripetibile ogni oggetto lavorato a mano, coglie lui stesso di sorpresa spesso nelle varie fasi di produzione. Cosi il progetto, l’ideazione è un processo che si estende a tutte le fasi di lavorazione, che vengono delineate e ridelineate sempre: ora nella miscelanza di materiali, come ceramica, vetro o terracotta, che si fondono e che si intridono l’un l’altro e impongono nuove soluzioni in essere; ora nei colori, attraverso la fusione degli smalti, perché nella lavorazione stessa, spiega Angelo, la materia prende forma, al di là del progetto iniziale.
È’ una magia unica e ininterrotta resa con pochi strumenti: le mani innanzitutto. “Mi capita spesso di spingere la temperatura del forno a oltre 1000 gradi, utilizzando vetri e smalti per sperimentare e andare oltre le regole canoniche della lavorazione. Quando accade, mi scopro sorpreso ad aprire quel forno, curioso di vedere cosa è successo lì dentro. E quando lo apro, poi resto io stesso meravigliato del risultato finale: la fusione non è mai uguale, non è mai la stessa, rendendo poi degli effetti particolarissimi sugli oggetti lavorati”.
Forti dubbi sente un artista nelle sperimentazioni creative, nella ricerca di nuove soluzioni, che non siano solo quelle commissionate dalla grande richiesta del mercato di massa, come per esempio quella turistica. Ma quando la lavorazione è spontanea creazione, il dubbio sperimentativo coglie in tutte le fasi lavorative e a volte l’imprevisto si impone nelle sue variazioni sorprendenti, cogliendo l’artista stesso in nuovi atti creativi. Così Angelo ci svela un aneddoto: “una volta mi capitò di utilizzare un forno appena comprato, nel quale dovevo mettere in cottura dei piccoli bonsai commissionati. Il forno, tuttavia, non si fermò a 900 gradi, come programmato, ma andò oltre ai 1400 gradi , rompendo le resistenze, per cui la materia si diluì …. Da quella materia creai una lampada unica nel suo genere, legata a quell’evento fortuito.”
L’hic e il nunc così vivono sempre in una creazione artistica come momento unico di vita e forma e, nel caso dell’arte della ceramica, rendono espressivo un oggetto di uso quotidiano. Proprio per questo, i temi predominanti delle produzioni di Angelo Liguori evocano elementi e idee mitiche e classiche associate però a elementi fortemente innovativi: cosi Bacco e Dioniso sono attorniati di uva, nella forma ideale mitica e classica, ma nella materia poi si associano a limoni rigogliosi e dai colori vivi, simbolo della nostra appartenenza territoriale partenopea, della costiera amalfitana e di Sorrento. “Grande è la richiesta di opere in ceramica”, spiega Angelo, “che per oggetto abbiano i limoni, soprattutto dal turismo costiero. Vengono così proposte queste produzioni e vendute proprio lì”.
Al centro di un’acquasantiera persino il volto della Vergine, realizzato su tenui colori azzurri e imposto su un sottofondo ovale in ceramica, viene incastonato in un’avvolgente ghirlanda composta da uva e frutta, che la rendono particolarmente innovativa, viva, ricca di colori caldi della tradizione. Cosi l’acquasantiera porta con sé il messaggio del sacro, ma anche del terreno, con quel contrasto di colori ora tenui e delicati, nella riproduzione della Vergine, ora forti e “succosi “nei contorni proposti nella lavorazione della frutta. Acquasantiere fortemente nostrane in questa versione innovativa, che nella sua essenzialità si ispira alle creazioni di Luca della Robbia, come Liguori specifica, variate poi nei colori e nelle forme della tradizione mediterranea.
E persino in una cravatta avvolta attorno ad una bottiglia presenta il richiamo alla mediterraneità nelle riggiole inserite come elementi decorativi sulla parte anteriore della cravatta di ceramica, che morbidamente si poggia su quella bottiglia dalle forme pure e geometriche.
“Certo, oggi spesso il mercato è invaso da oggetti industriali prodotti in serie, ma coloro che vogliono e desiderano prodotti unici, particolari, ricchi di umanità e carichi di emozioni ci sono sempre… . Il futuro impone sempre nuove sfide nel mercato, per questo bisogna poi far i conti con prodotti dal costo inferiore, ma senza alcuna storia: l’artigiano puro non deve mai avere paura del mercato industriale”, di questo è convinto Angelo Liguori.
Per questo egli ben accetta e anzi incentiva la nascita di nuovi artigiani locali: “lo sviluppo di nuovi artigiani in zona per me ha un valore positivo: la gente guarda e nel guardare si appassiona, coglie la bellezza dell`artigianato, della ceramica che si fa portatrice un valore collettivo nelle nostre case e la gente è spinta per questo ad amarla. Inoltre, ogni negozio che vende prodotti artigianali ha uno stile diverso, ha un’impronta personale, che arricchisce il territorio e diversifica l’offerta. Quindi ben venga la crescita e lo sviluppo di nuove botteghe di lavorazione e vendita. Io stesso negli anni precedenti ho promosso e tenuto corsi di formazione sulla lavorazione della ceramica per adulti e per bambini. Inoltre, avere discepoli in zona è sempre utile, perché ciò che ho insegnato resta sempre un po’ anche a me, in termini di soddisfazione e passione, e poi è un ritorno vivo della mia arte”. Così egli conclude: “l’arte della ceramica è una calligrafia: unica e di uso quotidiano, simbolica e ricca di valori ”.
Mitologia, sacralità e mediterraneità si offrono così nell’arte di Angelo Liguori.

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Angelo Liguori
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