Come accaduto ad altri soci dell’ A.I.A.P. di Napoli, anche per Antonio Santoro (Casagiove, 19/02/1963) le prime mani che vede lavorare intorno ad un presepe sono quelle del papà; ma, come egli stesso ricorda, non si tratterà solo del trasferimento di una passione da padre in figlio: attraverso quei gesti, quella cura e quell’impegno vi è un passaggio di testimone, un invito a tenere viva una tradizione familiare che s’iscrive all’interno di una ancor più ampia tradizione artistica ed artigianale campana. Tra il sughero ed i pastori di un presepe emergono sempre anche le radici culturali del popolo che intorno ad esso si ritrova e unisce.

E’ un percorso da autodidatta quello inizialmente Antonio intraprende e che interconnette l’arte presepiale con ulteriori forme espressive: “mi sono avvicinato all’arte, al disegno, da autodidatta, non avendo potuto intraprendere studi artistici per volere contrario di mio padre che mi ha voluto diplomato ragioniere. Però lentamente mi sono comunque avvicinato a ciò che sentivo più mio ed in ogni ritaglio di tempo che avevo a disposizione sperimentavo: nell’ambito del disegno, della pittura ed ovviamente dell’arte presepiale”.

Questa voglia di sperimentare, di spingersi oltre i limiti, oltre gli “standard” di una tecnica, deve essere sempre accompagnata da consapevolezza dei propri mezzi e una discreta dose di coraggio, caratteristiche che non sono certo mancate ad Antonio Santoro quando ha deciso di iniziare ad introdurre fra i materiali utilizzati per le sue produzioni presepiali anche polistirolo e poliestere: “ho avuto un po’ di difficoltà a fare accettare questa nuova tecnica dai presepisti tradizionali, ma poi quando hanno visto la realizzazione, hanno apprezzato il risultato”.

Grazie alla grande passione per la creatività e l’arte, oggi Antonio Santoro affianca alla realizzazione di scenografie architettoniche presepiali anche un’attività di restauro artistico di mobili antichi, tele, statue in creta e lignee, oltre ad occuparsi di ideazione e realizzazione di sculture, oggetti e gioielli in vetro.

Dal 2008 sono state diverse le Mostre e gli Eventi regionali e nazionali divenuti vetrina delle creazioni artistico-artigianale di Antonio, poi nel 2014 l’incontro con la sede napoletana dell’Associazione Italiana Amici del Presepio e la partecipazione oltre che all’annuale Mostra di Arte Presepiale di San Severo al Pendino anche a quelle regionali di Salerno e Polla (Sa) ed a quelle internazionali di Lipsia (Germania), Barcellona (Spagna), Cracovia (Polonia).

E’ forte l’interesse di Antonio Santoro anche per la diffusione della cultura presepiale e già da diversi anni tiene workshop di scenografia presepiale, rivolti ad adulti e ragazzi, in contesti differenti, come ad esempio in occasione della “Fiera Creattiva” dedicata alle arti manuali e creative che si svolge a Napoli ed all’interno della quale già da 4 anni Antonio conduce i suoi corsi. Una diffusione dell’arte e della cultura “a 360°” che Antonio promuove anche per il tramite dell’associazione artistica “Artando” di cui è presidente.

Antonio Santoro ha ben chiara la straordinaria forza emozionale e comunicativa che l’arte presepiale (e non solo essa) possiede; un ponte che può unire persone diverse, accomunandole intorno ad una tradizione culturale, a dei ricordi familiari, ad un sentimento religioso, tutte possibili chiavi interpretative di questa particolare forma espressivo-artigianale che Antonio e gli altri soci A.I.A.P. con grande passione veicolano verso noi tutti:“quando ti separi da una tua creazione ti senti triste, come se perdessi un “figlio”, però mi consola il pensiero che quella mia opera stimolerà un sorriso, un sentimento di ammirazione, anche una discussione intorno ad essa. E’ questa per me la cosa più grande e gratificante di quel che faccio: emozionare e comunicare attraverso la mia arte”