Un napoletano che nasce il 25 dicembre a Napoli probabilmente porta geneticamente scritto già nel Dna il suo legame inscindibile con la tradizione presepiale; nel caso di Pasquale Catalano (Napoli,25/12/1964) non si parla di “probabilità” ma di “certezza”: “ho sempre avuto passione e trasporto per il Natale ed in particolar modo per il Presepe, un destino forse legato anche alla mia data di nascita…tant’è che già da piccolo assemblavo pezzi di sughero e legnetti vari”.E’ una passione che nasce dunque in giovanissima età quella di Pasquale per la “costruzione” del Presepe e che va perfezionando nel corso del tempo secondo modalità autodidatte; il bisogno però di migliorarsi, di affinare le tecniche, di acquisire un più ampio bagaglio teorico sul quale appoggiare il suo operato, lo portano successivamente a frequentare diversi Corsi di Arte Presepiale.

Il 2000 diviene così l’anno in cui avviene quel “salto qualitativo” che lo spingerà ad immergersi con ancor più impegno e continuità nell’attività artistico artigianale presepiale.

Pasquale Catalano è un appassionato e competente “custode” della tradizione classica presepiale, per ciò che attiene i materiali da adottare e le tecniche realizzative da utilizzare per le sue produzioni:“io realizzo “scogli” di presepi in stile ‘700 napoletano per pastori alti circa 33/35 cm; ed anche scenografie per presepi “popolari” napoletani, in stile quindi ‘800/’900, per pastori in terracotta di misure diverse (dai 5cm ai 15cm). Il tutto viene realizzato, sempre e solo, utilizzando “rigorosamente” legno, sughero, stucco e colori acrilici. Non preferisco apportare “innovazioni” nelle scenografie che realizzo, mi piace attenermi alla tradizione classica presepiale, sia come materiali che come scenografie”.

Quello di Catalano è un approccio “tradizionale” che viene però da lui stesso continuamente arricchito di nuove conoscenze, di nuove suggestioni: “mi documento molto, consulto libri, osservo quadri, fotografo dettagli e particolari delle architetture settecentesche…che fortunatamente a Napoli abbondano”.

Anche grazie al sostegno dell’ A.I.A.P. di Napoli, le opere di Pasquale Catalano sono state in mostra in luoghi prestigiosi di Napoli, come il Duomo, in altre città italiane ed in diversi paesi esteri come Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti.Originale e particolare è anche un’altra attività “promozionale” della “cultura presepiale” che Pasquale realizza autonomamente e che gli è valsa anche la citazione in una recente guida turistica internazionale che illustra luoghi ed aspetti insoliti e segreti di Napoli: “allestisco in casa un presepe di 4,50 mt, visitabile privatamente su prenotazione, da novembre a giugno; al visitatore di turno spiego tutta la storia e la tradizione sacra e profana, cattolica e pagana, delle scene e delle figure (o personaggi) che compongono il presepe”.

Il rapporto di Pasquale Catalano con le sue produzioni è un rapporto vivo ed emozionale in ogni fase della loro creazione: dall’ideazione alla realizzazione del bozzetto, dalla scelta e studio dei materiali alla loro manipolazione e modellazione; ed anche quando lo “scoglio” inizia a prendere forma il “dialogo creativo” prosegue, perché il fine ultimo da raggiungere deve essere sempre “la meraviglia”: “già a partire dal bozzetto di quello che voglio andare ad eseguire è per me un susseguirsi di emozioni…ed anche di“compromessi” che s’istaurano ad esempio rispetto ai materiali che vado ad utilizzare: spesso ci si accanisce su di un pezzo di sughero che non vuole star su, si sostituisce con altro pezzo che poi per magia sta al suo posto senza neanche l’eventuale uso di colla. In corso d’opera e durante la realizzazione dello “scoglio” è stesso lui che a volte “consiglia” sul da farsi o sul come procedere.

Ovviamente l’emozione maggiore è a conclusione dell’opera, quando vedi realizzato quello che era solo un disegno scaturito da qualche idea…e poi, ovviamente, l’apprezzamento del pubblico: l’estasi di adulti e bambini che davanti alla vetrina restano incantati ammirando, scrutando ed osservando…cercando i molteplici dettagli dei quali i miei pezzi sono sempre pieni”.

Nel corso del tempo Pasquale ha anche messo a disposizione la sua esperienza e le sue conoscenze nel campo della produzione artigianale presepiale per finalità educative e sociali, svolgendo in qualità di docente di “arte scenografica presepiale” e nell’ambito delle iniziative promosse dall’ A.I.A.P. di Napoli, corsi rivolti a bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie napoletane, oltre che percorsi formativi rivolti ai detenuti ospitati presso la Casa di Reclusione di Carinola in provincia di Caserta. Ulteriori occasioni queste, dalla grande valenza sociale e culturale, che permettono a Pasquale Catalano di continuare così a “spiegare alle persone tutto quello che si nasconde e si cela dietro e dentro il presepe napoletano”